Il modellino 1:43
Il modellino in scala è di produzione Brumm.

Perchè è nella mia raccolta
Prima vettura ad introdurre l'accensione elettronica (a scarica capacitiva) e a vincervi un Gran Premio.

Valutazione modellino: ***

La vettura reale
Nasce il famoso motore boxer a cilindri contrapposti (durerà per ben undici anni sulle rosse, vincendo 7 titoli mondiali e 37 gran premi) frutto dell'ingegno di Mauro Forghieri: il tutto per contrastare gli otto cilindri Cosworth che incredibilmente riuscivano ad erogare più potenza girando sostanzialmente 1500 rpm al di sotto del regime del propulsore italiano: con la nuova unità si riuscì tra l'altro ad abbassare il baricentro della monoposto, a tutto vantaggio della stabilità. La 312B, dopo un avvio piuttosto deludente dovuto soprattutto alla scarsa affidabilità, nella seconda parte della stagione 1970 si impose in ben 4 delle ultime 5 gare (con tre doppiette): col belga Jacky Ickx trionfò nel GP d'Austria (Zeltweg), Canada (Mont Tremblant) e Messico (Città del Messico), e con lo svizzero Clay Regazzoni nel GP d'Italia (Monza), dimostrando la superiorità del proprio dodici cilindri.

Curiosità legate al modello
I sistemi tradizionali di gestione dell'accensione, a interruttore, furono in difficoltà a fornire sufficienti e controllate scintille una volta superata la soglia dei 6500 rpm. I primi sistemi, a scarica di condensatore, vennero studiati simultaneamente da Bosh, Lucas, Honda e Marelli (appunto per la Ferrari 312B), e comprendevano una programmazione digitale che, tra le altre funzioni, gestiva anche l'impianto di iniezione. In pratica si trattava del prototipo degli attuali sistemi di gestione computerizzata del motore.
Ferrari 312B by Brumm
Ferrari 312B by Brumm

 

Ferrari 312B (Mario Andretti - GP Canada 1971)
Ferrari 312B (Mario Andretti - GP Canada 1971)