Il modellino 1:43
Il modellino è prodotto da Vitesse, nella versione pilotata dall'italiano Riccardo Patrese.

Perchè è nella mia raccolta
E' stata la vettura per la quale Gordon Murray ha "inventato" il sistema del rifornimento in gara. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto (Brands Hatch, Le Castellet, Hockenheim) per ritiri nei primi giri, il primo refuelling completo riuscì alla vettura di Patrese a Zeltweg: al rientro in pista l'italiano era ancora al comando con qualche secondo sulla Renault di Prost (dimostrando l'efficacia della tattica), ma il motore si ruppe quasi subito, costringendo la vettura all'ennesimo ritiro.

Valutazione modellino: ****

La vettura reale
Negli ultimi anni il sistema del rifornimento è stato usato addirittura per regolamento (togliendo interesse alle gare), ma nel 1982 la novità era fantastica. La vettura partiva con metà carburante e nelle prime fasi era più veloce grazie al peso inferiore; poi, verso metà gara, si riforniva e al rientro, pur se il peso era pari alle rivali, l'auto viaggiava comunque più forte grazie alle gomme "fresche" che si erano sostituite nel pit-stop.
Nel 1982 la Brabham, spinta dal potente ma fragile 4 cilindri BMW turbo, vinse con Patrese il GP di Monaco (ma col modello 49D con motore Ford aspirato) e con Piquet il GP del Canada (Montreal).

Curiosità legate al modello
Memorabile ciò che successe ad Hockenheim. Piquet vola via in partenza accumulando un bel vantaggio; qualche giro prima dell'atteso pit-stop si appresta a doppiare l'ATS del cileno Eliseo Salazar che però alla chicane "posticcia" della Oost-Kurve sbaglia completamente la frenata, cozzando contro la Brabham del brasiliano che stava concludendo il sorpasso. Entrambe le monoposto finiscono sulla sabbia, Piquet scende infuriato tempestando di calci e pugni il malcapitato Salazar che, conscio del fatto di averla combinata grossa, nemmeno reagisce (guardandosi bene però dal levarsi il casco!). La vittoria andò a Patrick Tambay sulla Ferrari, reduce dal dramma in prova di Didier Pironi.