Il modellino 1:43
Il modellino in scala è prodotto da Vitesse nella versione esordiente in Brasile con Nigel Mansell. Possiedo anche l'esemplare con airscope che debuttò a partire dal GP del Messico ("Ferrari F1 collection" by RCS). Perchè è nella mia raccolta Prima vettura a introdurre (vincendo all'esordio) il cambio elettroidraulico con comandi al volante. Valutazione modellino: *** La vettura reale Il primo progetto di John Barnard per Maranello non è stato certo all'insegna delle banalità: telaio leggerissimo in carbonio, doppia forma a "Coca-Cola" per le pance, musetto filante, cambio automatico a sette rapporti, serbatoi sdoppiati in parte ai fianchi dell'abitacolo per abbassare il baricentro, niente molle ma sospensioni a barra di torsione. Di sicuro la miglior auto del 1989, ovviamente venne pagata l'inaffidabilità e l'inferiorità di motore nei confronti dell'Honda delle McLaren, ma in piste tecniche come ad esempio Estoril le rosse di Maranello ridicolizzarono i rivali, comportandosi benissimo anche negli ancora non rovinati templi della velocità come Silverstone, Spa e Le Castellet. Nel corso della stagione Mansell vinse in Brasile (Jacarepaguà) e Ungheria (Budapest), e Berger si aggiudicò il GP del Portogallo (Estoril). Curiosità legate al modello John Barnard, per timore che i preventivabili problemi di gioventù del suo cambio elettroidraulico potessero far fare marcia indietro ai vertici di Maranello per tornare eventualmente al tradizionale cambio a leva, progettò il telaio in modo da... non permettere tale installazione! A causa della forma del musetto lungo, piatto e squadrato venne dato alla vettura il simpatico soprannome di "papera". |
Ferrari 640 by Vitesse
Ferrari 640 (Nigel Mansell - GP Monaco 1989) |
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