Ferrari D50 del 1956 - Museo Galleria FerrariStilare oggettivamente una classifica che dica quale è stata la vettura che più ha dominato in F1 non è certo cosa semplice, in quanto i Campionati dal 1950 ad oggi non sono stati omogenei: ad esempio nel tempo è quasi triplicato il numero di GP e le vetture uguali al via ora sono al massimo due ma agli esordi se ne trovavano anche più di mezza dozzina.

Oltretutto si è passati da gare in cui partivano 15 concorrenti ad altre in cui sgomitavano in 28! Però un tentativo per un appassionato di Formula 1 è da farsi, e ho quindi provato a compilare la mia personale classifica, tenendo conto di quanto segue:

- Ho valutato solo le prestazioni della miglior vettura per marca in ogni gara.
- Ho considerato le prestazioni della Ferrari 500F2 nel biennio 1952-53 e della Mercedes W196 nel biennio 1954-55, in quanto le rispettive scuderie hanno avuto rendimenti ottimi e stabili con la stessa vettura.
- Analogamente per altre vetture che hanno esordito a Mondiale iniziato e/o hanno esteso le loro performance in più stagioni: se il trend restava omogeneo (è il caso della Ferrari 312T del 1975, che corse anche le prime gare del 1976 con ugual rendimento) ho considerato la somma di tutti i GP disputati; se il trend decadeva invece no, per non inficiare il valore della vettura (è il caso della Lotus 79, che esordì e corse con successo nel 1978 ma poi, copiatissima e superata dagli avversari, fu costretta a gareggiare con scarsi risultati anche nel 1979 solo perchè il progetto Lotus 80 si rivelò purtroppo fallimentare).

Attribuzione dei punteggi
La parte principale del punteggio è ovviamente calcolata in base alle percentuali di vittorie, secondi, terzi posti e pole position ottenute. Per la classifica generale ho adottato dei coefficienti per poter proporzionare la vittoria e gli altri risultati tra loro. Non è infatti corretto che una vettura con 10 GP e 3 vittorie (quindi con un rapporto di 0,3) avesse punteggio inferiore ad una seconda vettura che in 10 GP ha raccolto 5 secondi posti (rapporto di 0,5). Ho assegnato quindi i seguenti coefficienti:

Vittoria= 9 | II° posto= 3 | III° posto= 1 | Pole Position= 0,9

Applicando i coefficienti ai rapporti sopra espressi farei così raggiungere alla prima un punteggio di 2,7 (0,3 x 9), mentre la seconda si fermerebbe a 1,5 (0,5 x 3), riportando le cose nella giusta ottica.
Si nota che la vittoria ha un peso determinante nel valore del proprio coefficiente; d'altra parte stiamo cercando le vetture più vincenti della storia, non le più piazzate. Direi che tre secondi posti valgono una vittoria, e che tre terzi posti valgono un secondo. Le pole position sono invece indice di velocità pura, ma spesso sono anche fuoco di paglia se non vengono poi convertite in successi: ho dato loro un valore appena inferiore ad un piazzamento sul podio.

Parametro correttivo: il bonus-vittorie
C'è da tener conto che mantenere più a lungo un trend di risultati è difficile e meritorio. Per chiarire facciamo un esempio: se la scuderia A ottiene 6 vittorie in una stagione di 8 GP e la scuderia B ne ottiene invece 9 in un annata di 12 GP, entrambe avrebbero una rapporto vittorie/GP pari a 0,75, e si dovrebbe attribuire loro un punteggio di 6,75 (cioè 0,75x9). Ma la scuderia B, che ha corso più GP, meriterebbe un punteggio superiore, avendo mantenuto più a lungo quel rendimento (e avendo corso in più GP il rischio di ritirarsi).
Voglio quindi attribuire un bonus-vittorie, che dipenda sempre dal rapporto vittorie/GP, ma anche dal numero assoluto di GP disputati. Moltiplichiamo intanto fra loro questi due dati: per la scuderia A otterrò 0,75x8=6, per la scuderia B avrò 0,75x12=9.
Chiaramente sono valori troppo alti per essere sommati così come stanno al punteggio visto prima (cioè 6,75), che voglio resti assolutamente la parte predominante di giudizio, quindi correggerò i valori stessi con un ulteriore coefficiente, che stimo pari ad un centesimo del peso del coefficiente vittoria (cioè 0,09). Vediamo cosa succede se torniamo al nostro esempio:

Scuderia A= 6,75 + 6x0,09 = 7,29
Scuderia B= 6,75 + 9x0,09 = 7,56

Direi che ci siamo. La differenza scaturita nel punteggio è ideale. Facciamo un ulteriore esempio, con più dati:

La scuderia A in 11 GP ottiene con la miglior vettura 4 vittorie (36,4%), 3 secondi (27,3%), 4 terzi (36,4%) e 5 pole position (45,4%).
La scuderia B in 16 GP ottiene con la miglior vettura 6 vittorie (37,5%), 4 secondi (25,0%), 5 terzi (31,2%) e 7 pole position (43,7%).
Calcoliamo il punteggio coi soli coefficienti-piazzamento, senza considerare cioè il surplus del bonus-vittorie:

Scuderia A= 9x0,364+3x0,273+1x0,364+0,9x0,454= 4,864
Scuderia B= 9x0,375+3x0,250+1x0,312+0,9x0,437= 4,831

La scuderia A uscirebbe seppur di poco vincente, ma ciò non è veritiero: di quale stagione preferireste essere protagonisti? Senza dubbio di quella in cui si sono raccolte 6 vittorie in 16 gare. In fin dei conti, la scuderia B nelle 5 gare in più (16 contro 11) ha ottenuto 2 vittorie (40%), 1 secondo (20%), 1 terzo (20%) e 2 pole (40%), il che è assai positivo, essendo tra l'altro la percentuale di successi in tali 5 gare (40%) migliore della percentuale di successi media complessiva (37,5%).
Aggiungendo il bonus correttivo riporto le giuste distanze fra i due team. Avremo:

Scuderia A= 4,864 + [0,364x11x0,09=0,360]= 5,224
Scuderia B= 4,831 + [0,375x16x0,09=0,540]= 5,371

Tale correttivo avrà efficacia solo nel caso sia sufficientemente diverso il numero di GP disputati: infatti per stagioni con lo stesso numero di GP tale bonus risulterà assolutamente neutro, mentre per stagioni con pochi GP in più o in meno la somma dei bonus non cambierà drasticamente il risultato.
Come verifica facciamo un ultimo esempio (G=GP, V=vittorie, S=secondi, T=terzi, P=pole):

Scuderia A: G=12, V=5 (41,6%), S=2 (16,7%), T=4 (33,3%), P=6 (50,0%)
Scuderia B: G=14, V=6 (42,8%), S=2 (14,3%), T=3 (21,4%), P=6 (42,8%)

Il rendimento è simile, ma a naso direi che la stagione di A, pur con una pecentuale di vittorie leggermente inferiore, è da considerarsi migliore. Facciamo il calcolo senza il bonus-vittorie e verifichiamo.

Scuderia A= 9x0,416+3x0,167+1x0,333+0,9x0,500= 5,033
Scuderia B= 9x0,428+3x0,143+1x0,214+0,9x0,428= 4,886

Esatto, A ha ottenuto un punteggio maggiore come era giusto attendersi. Ora però non vorrei che soli 2 GP di differenza portassero ad un "sorpasso" di B su A che in questo caso non sarebbe meritato. Vediamo cosa succede aggiungendo il bonus-vittorie:

Scuderia A= 5,033 + [0,416x12x0,09=0,450]= 5,483
Scuderia B= 4,886 + [0,428x14x0,09=0,540]= 5,426

Come previsto la differenza è sì leggermente calata, ma la sostanza non cambia: la scuderia A resta giustamente con un rendimento migliore di B.

Applicando pertanto questa politica di attribuzione punteggio ai risultati ottenuti negli anni dalle 67 vetture di Formula 1 che dal 1950 ad oggi hanno vinto il mondiale piloti e/o costruttori, si ottiene la classifica finale.

L'Alfetta, leader nel biennio 1951-1952
L'Alfetta, leader nel
biennio 1951-1952

 

 

 

 

 

La Ferrari 312T, vincente nel 1975 e ad inizio 1976
La Ferrari 312T, vincente
nel 1975 e ad inizio 1976

 

 

 

 

 

La Lotus 79 nel deludente 1979 dopo l'iride dell'anno prima
La Lotus 79 nel deludente 1979
dopo l'iride dell'anno prima

 

 

 

 

 

1969 matra
Matra MS80 (1969)
G=11,V=6,S=1,T=0,P=2
Valutazione=5,885 (40°)

 

 

 

 

 

Benetton B195 (1995) G=17,V=10,S=1,T=1,P=4 Valutazione=6,641 (28°)
Benetton B195 (1995)
G=17,V=10,S=1,T=1,P=4
Valutazione=6,641 (30°)