Il sorpasso decisivo di Michele Aboreto su Keke Rosberg nel GP di Germania 1985Quel 4 agosto del 1985 la Ferrari era in prima fila, ma non col suo pilota di punta. La sorpresa più grande del GP nel rinnovato Nurburgring era sicuramente la pole position della Toleman-Hart di Teo Fabi, con al fianco lo svedese di Maranello, Stefan Johansson; i favoriti per la vittoria erano invece indietro.

Prost e Rosberg in seconda fila, Senna e Piquet in terza, De Angelis ed Alboreto, in lotta per il titolo, addirittura in quarta. La partenza della bianca Toleman è un mezzo disastro, la passano tutti da tutte le parti, e anche Johansson non scatta proprio benissimo, facendosi scavalcare da Senna e Rosberg. Chi invece ha un via portentoso è proprio la rossa numero 27 di Michele Alboreto, che alla prima staccata arriva come un fulmine, inchiodando le ruote e tamponando leggermente il compagno di squadra cui taglierà una gomma posteriore, di fatto estromettendolo dalle posizioni che contano. Ma l'italiano è troppo concentrato su quella gara, sa che non deve perdere l'occasione di battere l'amico-rivale Prost per coltivare le sue speranze iridate.
A metà del primo giro comanda il brasiliano della Lotus, ma la Williams spinta da un portentoso motore Honda la svernicia nel rettilineo prima dell'ultima chicane e prova la fuga. Senna però non desiste, resta attaccato e qualche giro dopo ripassa al comando sfruttando i primi problemi ai freni di Rosberg. Ma la nera Lotus deve arrendersi prima di metà gara, col motore arrosto.
Alboreto e Prost rimontano su Rosberg, e quando questi ha un'incertezza all'ultima curva prima del traguardo Michele si butta all'interno senza esitazione: la 156/85 si appoggia con le due ruote di sinistra sulle coperture di destra della Williams, spostandolo letteralmente come in un contrasto calcistico! Anche Prost si infila, ed è chiaro che a contendersi la vittoria saranno i due alfieri di Ferrari e McLaren. Il retrotreno della vettura italiana intanto fumacchia pericolosamente da qualche tornata, e tutti gli spettatori trattengono il fiato sperando che la meccanica resista agli attacchi del francese. Non ce ne sarà bisogno; Prost commette un errore che lo fa andare in testacoda; la sua piazza d'onore verrà mantenuta, con Alboreto che può controllare con tranquillità la propria meccanica e gli avversari ormai lontani negli ultimi giri, e condurre così in porto quella che purtroppo resterà la sua ultima vittoria in F1.
L'ultima vittoria di un grande pilota e signore dell'automobilismo mondiale.