La Lancia Delta S4 di Henry Toivonen alla partenza del Rally di Montecarlo 1986Il 1° maggio 1986, in pieno regime "gruppo B", prendeva il via il Rally di Corsica con l'entusiasmo in casa Lancia ad un livello notevole, perchè la neonata Delta S4 aveva praticamente strappato di forza il predominio alle formidabili Peugeot 205 Turbo16 dominatrici della stagione 1985. Eppure il clima non poteva certo dirsi sereno.

Vi era infatti la triste ricorrenza della morte di Attilio Bettega, avvenuta nell'edizione precedente del Tour de Corse, e soprattutto si era reduci dal tragico incidente avvenuto al Rally del Portogallo qualche settimana prima, quando il brasiliano Santos a bordo della Ford RS200 era finito tra il pubblico provocando tre vittime e una decina di feriti gravi; oltretutto, proprio in seguito a tale disgrazia, tutti i top team avevano ritirato le proprie vetture dalla competizione in segno di lutto ma anche per protestare sulle scarsa politica di sicurezza lungo le prove speciali iberiche.

Il 1986 doveva essere l'anno della Delta, e tutto sommato come vedremo dopo lo sarebbe stato, ma non lo fu. E pensare che dopo aver ottenuto l'omologazione il 1 novembre del 1985, l'auto italiana aveva debuttato solo tre settimane dopo con tanto di vittoria del finlandese Henry Toivonen nel difficilissimo Rally RAC, prova di chiusura di un campionato vinto a mani basse dalla Peugeot, che però improvvisamente si accorse avrebbe dovuto fronteggiare nell'immediato futuro un mostro di competitività come la S4.

Ancora la Delta S4 di Toivonen durante il primo passaggio nella PS del TuriniE l'immediato futuro si chiamava Rally di Montecarlo '86, dove Toivonen bissò alla grande il successo ottenuto in Inghilterra, volando in testa al mondiale. Anche i suoi compagni Markku Alen e Massimo Biasion fecero subito bene, pur con gli inevitabili problemi di gioventù del prototipo torinese, e dopo le prime gare dell'anno era chiaro che la battaglia finale poteva essere vinta proprio da uno di loro. In Corsica però si ripetè la disgrazia di Bettega: la Delta S4 di Toivonen stava dominando il rally, ma nella speciale 18 di venerdì 2 maggio uscì di strada e prese fuoco, non dando scampo al pilota finlandese e al fido navigatore Sergio Cresto.
Fu una pugnalata al cuore per tutto il mondo rallystico: si decise, purtroppo e come spesso accade in ritardo, che non si poteva proseguire con le "gruppo B" da quasi 500cv e che per la stagione successiva si sarebbe passati alle "gruppo A"; non più prototipi in tutto e per tutto ma vetture di serie elaborate per le competizioni.

Intanto la stagione 1986 andò avanti, con la Lancia che puntò tutto sulla Delta di Alen, il quale con un finale di stagione esaltante arrivò al vertice operando il sorpasso sulla Peugeot di Kankkunen alla penultima gara, e trionfando poi nel rally di chiusura negli Stati Uniti. Sarebbe stato un giusto epilogo, anche in onore al lavoro e ai successi del compianto Henry Toivonen, invece pochi giorni dopo la chiusura dell'Olympus venne annullato il risultato del Rally di Sanremo, dove le Peugeot erano state squalificate per irregolarità tecniche e le Lancia avevano fatto tripletta, e la casa italiana si ritrovò con in mano un pugno di mosche.
Si chiuse così, in questo modo triste e inglorioso, l'era dei "mostri del gruppo B".