1982 renault prost Ci hanno tolto da tempo le prove in pista, giustificandosi con la necessaria morigeratezza nelle spese (perchè è notorio che in F1 ora si spende poco, e pure che così facendo le Catheram e le Marussia hanno potuto più volte e potranno ancora aspirare ad una vittoria...), ma non le hanno tolte solo durante il campionato, le hanno estirpate persino nella pausa invernale.

Una volta c'era l'attesa di veder salire a dicembre Arnoux sulla Ferrari 126C2 che fino a poche settimane prima era stata una sua rivale contro cui aveva corso (vincendo e perdendo) e poterne poi ascoltare con interesse le opinioni, per cercare di capire ancora meglio punti deboli e punti di forza di quella monoposto.

Non solo. Una volta a gennaio si correvano già i primi GP, specie in Argentina o comunque durante l'estate in altri paesi nell'emisfero australe. A volte addirittura si sono disputate due gare, in gennaio: negli anni '70 è capitato quattro volte ad esempio, e precisamente nel 1974, 1975, 1977 e 1978. E nel 1968 addirittura si è corso a Capodanno, quando Jim Clark trionfò con la sua Lotus a Kyalami.

1982 prost saf2Proprio la pista sudafricana di Kyalami (bellissima!) è stata l'ultima ad ospitare una corsa a gennaio, con Alain Prost vincente a bordo della sua Renault RE30B turbo con la quale aveva rimontato da metà gara in poi un giro di pista a tutti dopo aver dovuto cambiare un pneumatico per una foratura (vedi foto a lato).

Altri tempi, altre vetture e credo anche altri uomini: sia alla guida delle vetture, che ai box, che all'organizzazione di tutto il "Circus". Ci siamo persi un sacco di cose affascinanti, soprattutto le piste storiche che per loro conformazione secondo me sarebbero meravigliose da veder essere affrontate con le vetture moderne. Proprio la Kyalami "storica" magari, o Zandvoort, o Zeltweg, dove penso a cosa potrebbe fare Hamilton nella staccata in fondo ai lunghi rettilinei d'arrivo in salita o discesa, oppure Anderstorp, in cui Alonso potrebbe ricavare il massimo da traiettorie rotonde e pulite lasciando stare gli altissimi cordoli, o ancora Watkins Glen, dove Vettel tra i sinuosi contorni d'asfalto ondulato oggigiorno darebbe magari più spettacolo di quello già elevato che fornivano "mostri sacri" come Mario Andretti, Niki Lauda o James Hunt. Circuiti tra l'altro dove chi sbaglia si ritira, e non continua a girare a dispetto degli arrivi "lunghi" in curva o, peggio ancora, dei tagli di carreggiata.

Invece si corre su tante piste un po' tutte uguali, quelle che meritano si contano nelle dita di una mano: Spa, Montreal, Interlagos, forse la neo-entrata Austin... E poi, coi venti gran premi all'anno come si verifica al giorno d'oggi, si potrebbero piazzare due eventi al mese da gennaio ad ottobre, fermandosi con una pausa a novembre e dicembre per la produzione delle nuove monoposto e i testi invernali: vuoi mettere, che spettacolo?