L'alettone posteriore di una Lotus Renault in posizione scaricaDopo la lunga attesa invernale, prolugatasi in ragione del rinvio a data da destinarsi del Gran Premio del Bahrain (sempre che si possa recuperare), e facendo seguito all'esordio non esaltante della MotoGP in Qatar, domenica prossima in Australia scatta finalmente la nuova stagione del Mondiale di Formula 1.

Le novità attese da tutti sono quelle dettate dalle nuove (oddio, "nuove" è una parola grossa!) regole: ritorno al KERS, nuovo fornitore di pneumatici e alettone posteriore ad incidenza variabile. Proprio questa terza opzione è la curiosità più grande, per vedere se finalmente si potranno vedere più sorpassi in pista.
Ma, a parte il fatto che giudicare esaltante un sorpasso dovuto ad una momentanea inferiorità tecnica (leggi: io che sono davanti devo andare più piano, mentre tu che sei dietro puoi andare più forte) non è molto corretto, e a parte il fatto che tale possibilità è permessa solo quando il distacco (misurato però qualche curva prima) è inferiore al secondo, sono curioso di vedere cosa succederà quando ci saranno più vetture in trenino.
Si corre il rischio che il primo, se prende un minimo vantaggio, poi possa scappare se un gruppetto di tre o quattro macchine alle sue spalle continua ad ostacolarsi ogni giro con sorpassi (o tentativi di essi); tale lotta risulterebbe infatti stantia e favorevole solo al primo che, libero da pressioni (e senza usare l'ala mobile!) girerà ogni tornata molto più velocemente di quelli dietro, in lotta tra loro e impegnati in inutili virtuosismi con KERS e flaps vari. E poi, cosa succederà quando due o più piloti in lotta nelle retrovie saranno raggiunti dal leader? Potranno continuare ad usare l'ala per provare a superare il rispettivo rivale avanti a loro? Chissà se un punto del regolamento prevede questa inevitabile situazione contraddittoria.

In ogni caso comunque, secondo me non succederà nulla di spettacolare, purtroppo: hanno introdotto due sistemi ridondanti (KERS + ala mobile) credendo di risolvere così lo spettacolo. Ma sono anni che con regole analoghe non si ottiene nulla, non lo si è ancora capito? Che si metta invece ad esempio il fondo piatto su tutta la lunghezza delle vetture, a parte le proiezioni degli ingombri dati dai pneumatici e dai loro movimenti naturali, e allora sì che tornerà lo spettacolo, perchè ci sarebbero molti meno problemi a stare vicino ai rivali, visto che si perderebbe molta meno deportanza.

Oppure bene l'idea dell'ala mobile, ma da usare quando si vuole, però per un numero massimo di volte durante tutto il GP. Ogni pilota potrebbe far ad esempio ricorso a 30 "clic" sul proprio pulsante magico, dopodichè esso non funzionerebbe più: così diventerebbe una specie di gestione oculata, fatta più o meno bene da ogni corridore. Una caratteristica in più per dire bravo a uno piuttosto che ad un altro. Uno che usa più il sistema a inizio gara, poi nella seconda fase potrebbe infatti venire attaccato con più successo da un rimontante che lo ha usato meno prima ma ha guidato meglio di lui e gli è "rimasto a tiro".
Vabbè, siamo sempre alle solite, e mi ripeto. Le soluzioni troppo semplici non piacciono alla FIA, e allora avanti con le loro prossime genialate!