Per gli appassionati di modellismo di Formula 1 in scala 1:43 fornito in kit di montaggio (ma su richiesta anche già assemblato), segnalo un produttore italiano che nella propria vetrina vanta tutta una serie di monoposto degli anni '70 ed '80 appartenenti alle cosiddette 'scuderie minori'. Non parliamo infatti delle solite Ferrari o McLaren, bensì di Minardi, Hesket, ATS o Copersucar. I modelli finali ottenibili sono ben realizzati e ricchi di dettagli: chi volesse saperne di più a riguardo trova qui il sito di riferimento.
Ero quasi geloso. Non mi piaceva che ci fossero troppi suoi estimatori oltre a me, che lo osannavano in continuazione aspettando le sue imprese. Ma poi mi rassegnavo, sapevo che era inevitabile attirare una marea di tifosi, quando si erano guidate cosi anche due catorci come la 312T5 e la 126CK. Eppure quel giorno ero arrabbiato con Gilles
Gli ultimi due eventi top del mondo motoristico, il GP di F1 in Malesia e l'esordio delle MotoGP in Qatar, si sono conclusi rispettivamente con un gran successo (la vittoria Ferrari) e un'enorme delusione (la sconcertante prestazione Ducati), che mi portano però entrambe ad alcune considerazioni comuni sugli sport velocistici più amati in assoluto.
Se togliessimo colore e sponsor alle vetture di Formula 1 degli anni 2000, quanti sarebbero in grado di riconoscere in pochi secondi una Ferrari da una McLaren, o una Red Bull da una Williams? Negli anni 70 ed 80 non era così. Mi rammento ancora di quando ero piccino (e novizio all'automobilismo sportivo) e assistetti alla visione di un GP nel 1977